Venerdì 12 maggio
Ore 18.00
Concorso cortometraggi
LA TERRA DEI GIOCHI
Mauro Di Rosa ■ 2022 ■ 12 min.
Agosto 1988. In una campagna lontana un gruppo di ragazzi è intento a compiere una missione ignaro del destino che la terra ha in serbo per loro.
SCIARABALLA
Mino Capuano ■ 2022 ■ 20 min.
Dario, da poco in pensione, soffre di inspiegabili crisi di pianto. Un giorno decide di andare a trovare suo figlio Mimmo, che ha appena iniziato a lavorare fuorisede. Mimmo, imbarazzato dall’intrusione inaspettata, evita l’incontro. Dario passa allora la giornata con Clara e Mirco, i coinquilini di Mimmo. A fine giornata padre e figlio si incontreranno e si confronteranno sulla loro comune paura del futuro.
DENTRO TUTTE LE ONDE
Angela Cicala ■ 2022 ■ 6 min.
Carmela, Concetta, Elisabetta, Faith, Maria Pia, Elly: sei allieve, voce di centoquaranta donne attualmente recluse a Pozzuoli, scelte per raccontare il percorso di ri-costruzione di sé, il lavoro che costantemente ogni giorno, la Scuola e la Direzione della CCF compiono per offrire loro una seconda, nuova opportunità di rinnovamento con la quale esercitarsi a vivere una realtà più autentica, migliore, diversa.
WIND DAY
Enrico Poli ■ 2022 ■ 20 min.
In un mondo ormai condannato dall’inquinamento, un uomo realizza solo davanti alla morte che forse non c’è davvero più tempo per cambiare le cose. Nell’indifferenza di chi gli sta intorno, tenta di salvare almeno la sua famiglia, ma senza successo. Rimane così bloccato fuori da sé stesso, come chi ha preso una decisione troppo tardi.
DESTINATA CONIUGI LO GIGLIO
Nicola Prosatore ■ 2021 ■ 10 min.
I coniugi Lo Giglio ricevono la visita di un uomo che non conoscono, dopo i necessari convenevoli, chiedono ciò che realmente vogliono sapere: “Damiano sta bene?”. L’uomo lascia una lettera che i Lo Giglio leggono increduli: sono le prime informazioni di Damiano dopo anni di latitanza. Qualcosa però non torna, tra quelle righe si cela un segreto troppo a lungo taciuto.
CORRISPONDENZE
Marco Zuin ■ 2022 ■ 6 min.
Un uomo cammina tra le rovine di una fabbrica abbandonata, con un clarinetto in mano. L’uomo suona qualche nota, poi si ferma, in attesa. Nel silenzio, gli risponde un suono.